The Report: perché l’America non deve dimenticare

The-Report-1

Waterboarding, privazione del sonno, percosse, umiliazioni, finte sepolture. Tutte tecniche di tortura definite “innovative” dal fior fiore degli esperti di psicologia criminale della CIA, e pienamente autorizzate sui – veri o presunti – jihadisti che hanno lavorato dietro le quinte del vero spartiacque del nuovo Millennio: gli attentati dell’11 Settembre 2001.

The Report, film di Scott Z. Burns in arrivo su Amazon Prime Video dal 29 Novembre, racconta la storia del portaborse Daniel Jones (Adam Driver), interessatosi al caso per conto della senatrice dem Dianne Feinstein (Annie Bening). Il viaggio tra i documenti secretati della CIA e i video dei cosiddetti “interrogatori avanzati” è agghiacciante: non solo non si ha certezza che le persone torturate siano effettivamente coinvolte nell’attentato o nelle successive minacce, ma la morte di questi viene quasi considerata un successo. Intanto, non solo la CIA non raccoglie informazioni significative sulla mappa degli attentati o sulle gerarchie di Al-Qaeda, ma è potenzialmente mal indirizzata.

La stesura del rapporto di Jones sarà estenuante, sia per le tempistiche che per la poca cooperazione dei coinvolti, ma anche per il progressivo isolamento a cui lo stesso portaborse si sottoporrà.

ATTENZIONE: Il testo a seguire contiene SPOILER Continua a leggere